lunedì 23 maggio 2016

Cuore di Cacha

NOTA: Scrissi questo articolo nell'estate del 2014 sul mio vecchio blog ed oggi lo riposto qua perché reputo questo uno dei miei migliori articoli (è stato pure il più letto nel blog). Questo è quindi uno degli articoli che verranno riportati pure qui in versione integrale insieme ad altri che deciderò in seguito. Detto ciò, buona lettura!

Ultimamente, nel mondo del calcio, vengono fuori sempre più spesso le cosiddette teste calde: giocatori che di notte fanno incidenti con la macchina dopo una serata passata a bere, altri che vanno a letto con mogli di altri calciatori e quelli che si limitano ad essere giocatori solamente per guadagnare soldi e fare la bella vita. Ma non sempre è così, infatti esistono pure giocatori che vivono per la propria squadra e che farebbero di tutto per essa o altri che non dormono la notte prima di una partita importante. Però, la storia che sto per raccontarvi è unica nel suo genere e appartiene ad uno dei migliori (oltre che sottovalutato, a mio parere) giocatori del mondo: il suo nome è Diego Forlàn.

Antenucci's Interview

Mirco Antenucci was released by Leeds after spending two years in West Yorkshire. He made 19 goals in 75 appearances leaving Leeds' fans with different opinion about him, some rates him as a great finisher and striker, others didn't forgive the Italian for been one of the six players (all signed by owner Massimo Cellino) that refused to play against Charlton. After a two year spell, Antenucci came back to Italy and gave this interview (you can find the original version HERE), so I tried to translate it in English. Enjoy

domenica 22 maggio 2016

Lacrime

Le lacrime di Bonaventura e Donnarumma hanno bagnato il manto erboso dell'Olimpico. Non è bastata la mano davanti agli occhi per coprire la tristezza di due dei migliori giocatori del Milan dopo la sconfitta di ieri sera contro la Juventus. Infatti, nonostante una prestazione d'applausi e le onori delle armi, un gol di Alvaro Morata in pieno tempo supplementare è bastato ai bianconeri per completare il Double per il secondo anno di fila, condannando i giocatori del Milan ad osservare le proprie medaglie d'argento e a pensare ad un'altra stagione fallimentare passata agli archivi, ma sarebbe sbagliato dire che è tutto da buttare dopo questa partita.

mercoledì 18 maggio 2016

Introduzione

14 è un numero fondamentale nella mia vita. Diciamo che è uno dei numeri a cui sono più legato e per ciò che ha segnato nella mia vita. è diventato il mio numero preferito. Non sono nato il 14, ma il 14 Novembre è stato il giorno in cui, secondo i miei genitori ovviamente, ho iniziato a camminare e a muovere i primi veri e propri passi nel mondo. Era un 14 anche quando sono andato al Burger King per la prima volta e ho scoperto l'amore della mia vita (il Whopper). Era un 14 pure quando ho iniziato ad appassionarmi alla scrittura. Ed era un 14 di un mese del 2002 quando ho iniziato ad essere interista e quindi a seguire veramente il calcio. 14 era pure il numero che caratterizzava uno dei miei giocatori preferiti che è tragicamente scomparso due mesi fa, ossia Johan Cruijff (o Cruyff, come preferite voi). Cruijff è il giocatore per cui avrei voluto nascere prima solamente per ammirare le sue gesta in diretta. E nonostante io sia in una generazione completamente diversa rispetto a quella vissuta dal numero 14, me ne sono comunque innamorato per ciò che faceva vedere in campo, per come ha rivoluzionato il calcio e per il suo atteggiamento fuori dal campo perché chiamare il proprio figlio con un nome catalano durante la dittatura di Francisco Franco non è affatto roba da tutti i giorni. E forse le sue abilità in campo e il suo carisma hanno cementato il legame che ho con il numero 14. E quindi oggi apro questo blog dove parlerò di calcio, seriamente ed ironicamente per me stesso e l'altro islandese che troverà il mio blog per sbaglio dopo una ricerca su come costruire uno spaventapasseri. Sperando che non sia proprio così, io vi do il benvenuto in 14, il mio nuovo blog e sì, potevo aprirlo il 14, ma purtroppo per problemi vari, non ci sono riuscito, però, oh, pure il 18 è un gran bel numero, quindi partiamo da qua e andiamo avanti, spediti, verso la nostra meta.