venerdì 5 agosto 2016

Styled for success | Leeds United Season Preview 2016/17

"Se non raggiungeremo i playoff, i tifosi avranno un risarcimento sino al 50% sull'abbonamento" è terminata con queste parole di Massimo Cellino la stagione 2015/16 del Leeds, è terminata quindi con una promessa per tentare di tornare ad essere quanto meno una delle squadre più pericolose della Championship e quindi si è dato il via ad una nuova rivoluzione ad Elland Road: Steve Evans è diventato il sesto allenatore in soli due anni ad essere esonerato dal contestato presidente Cellino, molti degli acquisti italiani del primo anno dell'ex presidente del Cagliari nello Yorkshire sono stati ceduti in favore di giocatori inglesi di belle prospettive e nonostante la cessione di un giocatore chiave di Lewis Cook (e forse pure di Charlie Taylor), l'entusiasmo sembra aver rigenerato un ambiente che sembrava morto. Basterà per lanciare una vera sfida ai playoff e quindi alla Premier League?



• PREAMBOLO: Lo scorso anno, il Leeds ha ottenuto il proprio miglior piazzamento dal 2013 raggiungendo il tredicesimo posto: nonostante un avvicinamento alla top ten della Championship nell'ultima fase del campionato, i Whites non sono mai stati veramente in lotta per arrivare nelle zone dei playoff, complice un avvio non del tutto esaltante (si è dovuti aspettare Novembre per assistere alla prima vittoria casalinga) e dei risultati troppo discontinui. Durante la stagione, le contestazioni contro il presidente Cellino hanno raggiunto livelli impensabili, tanto che è stato organizzato persino un funerale per la "morte" del club. In tutto ciò, sul campo, il club si è mantenuto sugli stessi mediocri e discontinui livelli e dopo essere diventato il tecnico più longevo nella storia del Leeds di Cellino, l'allenatore Steve Evans è stato esonerato un giorno prima della scadenza del suo contratto ad Elland Road.

• ALLENATORE: Dopo quella che sembrava un'interminabile telenovela, il Leeds ha dato l'incarico di allenatore della prima squadra all'ex tecnico dello Swansea Garry Monk. Un nome piacevole quanto inaspettato visto che i nomi che si erano fatti prima dell'ex capitano dello Swansea non erano di certo nomi della stessa importanza di quella di Monk. Infatti, Garry Monk è uno dei più promettenti allenatore del panorama inglese: poco dopo il ritiro dal calcio giocato, il Swansea decise di dargli l'incarico di allenatore e Monk stupì tutti gli scettici, prima portando un pericolante Swansea ad una tranquilla salvezza e poi, nella stagione successiva, dando al club gallese il miglior piazzamento della propria storia in Premier League battendo pure Manchester United e Arsenal sia in casa che in trasferta. "Voglio una sfida" annunciava Monk nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Leeds e in questo club, con questo presidente e con queste ambizioni credo che abbia trovato esattamente la sfida che si aspettava...

• CALCIOMERCATO: La rosa è completamente cambiata rispetto a quella dello scorso anno. Partendo dal principio, il cosiddetto clan degli italiani ha lasciato in toto il Leeds: Antenucci è partito a parametro zero in direzione SPAL, Bellusci è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto all'Empoli, Bianchi è stato venduto all'Ascoli , Sloth (non italiano, ma uno dei primi acquisti di Cellino) è stato rispedito al mittente in Danimarca, mentre Silvestri sembra essere diventato un secondo rispetto a Green e probabilmente lascerà il Leeds prima della fine del mercato. Dopo esserci liberati dei "pesi morti", è arrivata la cessione più brutta immaginabile perché Lewis Cook è stato ceduto al Bournemouth per solo sei milioni di sterline e Charlie Taylor, altra stella dell'Academy come Cook, sembra essere sulla via d'uscita. Passando invece al mercato in entrata, il progetto della società sembra chiaro: dare una chance ai migliori giocatori di League One e League Two oltre che dare a Monk giocatori con cui egli ha già lavorato nella sua esperienza allo Swansea, perciò sono stati presi il miglior giocatore della passata stagione di League Two, ovvero Kemar Roofe dall'Oxford United oltre che Bartley e Grimes, entrambi in prestito dallo Swansea. Inoltre, per sostituire il partente Antenucci, è stato portato ad Elland Road Marcus Antonsson dal Kalmar in Svezia. Infine, la ciliegina sulla torta è giunta con l'arrivo in prestito con diritto di riscatto di Pablo Hernandez, ex Swansea e Valencia che lo scorso anno ha giocato per sei mesi al Rayo Vallecano. Fino ad ora è stato un ottimo mercato, ma mancano ancora dei pezzi per completare la rosa: prima di tutto serve un difensore centrale (Lescott?), un terzino destro e un eventuale sostituto di Charlie Taylor in caso di sua cessione, ma a Settembre manca ancora parecchio.

• ROSA & OBIETTIVI: La squadra è sulla carta nettamente superiore a quella dello scorso anno e ha come allenatore uno dei migliori nella Championship, ma con fin troppe incognite: non c'è il rischio che Garry Monk venga esonerato appena le cose andranno leggermente male come successo già prima? Cellino riuscirà a non immischiarsi fin troppo come nelle annate precedenti? Come inciderà la partenza di Cook (e forse Taylor) in questo Leeds? Troppe domande sullo sfondo di una stagione che in primo piano può sembrare quella della rivincita per quanto si è speso nel mercato, per l'allenatore giovane e ambizioso in panchina e per le giovani promesse pronte a sbocciare in questo nuovo Leeds. Ci troviamo di fronte ad una delle Championship più difficili della storia con le tre retrocesse che sembrano veramente intenzionate a tornare subito in Premier (soprattutto il Newcastle) e squadre come Brighton e Sheffield Wednesday che non sembrano voler mollare il sogno Premier League dopo averlo accarezzato nella scorsa stagione, in più i soliti Derby, Cardiff e Birmingham vorranno lanciare la loro sfida verso la Premier League. In tutto ciò, il Leeds si presenta come un'incognita che può sorprendere, ma che può anche deludere.

• CONCLUSIONE: Una stagione che potrebbe rivelarsi storica, come potrebbe rivelarsi la classica stagione prima dell'ennesima rinascita: credo che questa squadra possa puntare seriamente ai playoff, ma raggiungerli non sarà sicuramente semplice. L'obiettivo minimo per questa stagione è quello di mettere le basi per avvicinarsi in Premier e perché no, magari già riuscirci quest'anno, però, iniziamo a mettere le basi per il futuro, delle basi che da anni mancano.



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